Altre 15 cose da fare per nutrire l’immaginazione al tempo del Corona Virus


In questi giorni ci bombardiamo di informazioni, notizie e rimaniamo sospesi in attesa di nuove soluzioni, decreti, indicazioni.
L’immaginazione ha bisogno di essere nutrita, di aver spazi dove fuggire oltre le finestre che stanno diventando il nostro orizzonte di riferimento.
La scorsa settimana avevo dato 25 cose da fare per nutrire l’immaginazione al tempo del Corona Virus e, visto il successo che hanno avuto, ho pensato di aggiungerne altre 15, forse non altrettanto sorprendenti, ma spero comunque ispiranti.


 

  1. Cambiare il punto di vista 

L’ Overview Effect (tradotto come “L’effetto della veduta d’insieme”) dicono sia uno delle esperienze più potenti che un essere umano possa compiere: vedere la Terra dallo spazio e, di colpo, cambiare la propria consapevolezza, vedendo questo amabile astro colorato e luminoso galleggiare nel vuoto.
In questo breve documentario viene raccontata l’esperienza, soprattutto dal punto di vista degli astronauti che l’hanno vissuta.


2. Il curatore geloso

“The Jealous curator” è uno dei miei blog d’arte visiva preferiti, che seguo da tanti anni, pieno di cose singolari e ispiranti.


3. Documentari d’arte

Può anche essere il momento di vedere quei documentari d’arte che non guarderemmo mai, come quelli messi a disposizione dal ricco canale Youtube della Tate Modern di Londra.


4. Ripensare la casa

A forza di rimanere chiusi in casa ci accorgiamo di come abbiamo trascurato la sistemazione di certi angoli, di come potremmo rendere il balcone un pezzo di paradiso o di come potremmo riorganizzare gli spazi. È giunto il momento di fare un giro su Houzz, il primo portale dedicato all’arredamento di interno, pieno di idee, consigli, discussioni e qualche milione di foto!

 


5. Quarantine Art Club

Carson Ellis, affermata illustratrice dal tratto originale e molto imitato, indice quasi ogni giorno degli esercizi di disegno per combattere il tedio dell’isolamento domestico. Li trovate sul suo profilo Instagram o sul suo blog e sono un modo per acuire il nostro senso dell’osservazione.

 


6. Leggere buona poesia

Può essere il momento giusto per tornare a leggere buona poesia contemporanea, magari scoprendo il nostro nuovo poeta preferito.
Questo è un breve elenco dei migliori siti italiani che raccolgono poesia contemporanea (sono banditi quelli con immagini di angeli o sfondi di rose rosse!)

Interno Poesia

Poesia in rete

Il primo blog di poesia della Rai

la scelta di poesia di Nuovi Argomenti (non molto allegre, visto il periodo…)

Poesie d’autore (dove trovate soprattutto classici, anche dei secoli scorsi)


7. Ammirare le migrazioni degli animali 

Questa è la mia infografica preferita, un esempio di come la data visualization possa essere considerata un’arte. Mi piace lasciarmi ipnotizzare dai movimenti degli animali nelle Americhe (le mappe sono zoomabili) e cercare di capire perché si muovano in certe direzioni o si fermino in certi luoghi, creando scie luminose e spirali.
Evidentemente, anche per gli animali, esistono posti migliori di altri.


8. La magia dei fiori che si schiudono

Un consiglio forse banale e un po’ scontato, ma è sempre stupefacente ammirare fiori che sbocciano…


9. Un genio al lavoro

Questo è uno dei rari video di Saul Steinberg, uno dei più geniali disegnatori del Novecento, al lavoro. La parte che mi emoziona di più è quella in cui si sente il rumore che fa il pennino sulla carta: è un suono di cui avevo memoria, ma che mi ero dimenticato e mi riporta ai tempi in cui l’inchiostro era il mezzo per chi voleva disegnare…


10. Un genio al lavoro (2)

Cercando il video di Steinberg, mi sono imbattuto in uno delle rarissime testimonianze video di Vassily Kandinsky. Si può vedere la sua mano al lavoro mentre crea una delle sue iconiche immagini e, per un attimo, entrare in un’altra dimensione, in cui gli artisti dei libri e dei musei sono finalmente vivi.


11. Anarchia al lavoro

Dan Perjovschi, artista rumeno già citato nel post della scorsa settimana, in questo video realizzato per la sua mostra al MoMa di New York spiega e illustra il suo modo di lavorare.


12. Disegnare 

Un modo per combattere la noia e liberare l’immaginazione è disegnare. Il web e i social si stanno popolando di tutorial, video-consigli, colouring pages, esercizi per disegnare qualsiasi cosa…
Beh, dato che da qualche anno porto avanti il progetto Disegno Brutto e in questo periodo non posso fare corsi (chissà poi per quanto…) ho deciso di spostare online l’attività del progetto Disegno Brutto.

Si inizia domani (lunedì 6 aprile) con un webinar di presentazione del nuovo libro “Lavorare Meglio disegnando male” (qui per iscriversi), per poi continuare giovedì mattina con un corso di Disegno Brutto online di 3 ore al prezzo popolare di 34 euro (qui per iscriversi).
Da dopo Pasqua ci saranno due corsi brevi e un incontro a settimana, sui temi Disegno Brutto e Disegnare in Ufficio, con approfondimenti sui vari argomenti affrontati nei due libri e nei corsi, e poi partirà un corso lungo e completo di 6 incontri da un’ora e mezzo.

Per tutte le informazioni, che sono in continuo aggiornamento, potrete visitare la pagina delle attività online del Disegno Brutto.


13. Discorsi intorno all’imperfezione

Un’altra idea per questi tempi strani è quella di ascoltare dei podcast o di vedere dei webinar interessanti: ce non sono tantissimi, di tutti i tipi, ma nessuno – io credo – che parli di creatività, imperfezione, errori come ne parleremo nella serie “Discorsi intorno all’imperfezione”.
Ho coinvolto personaggi come Guido Catalano (poeta), Guido Scarabottolo (artista), Ermanno Cavazzoni (scrittore), Paolo Agrati (poeta), Simone Sbarbati (Frizzi Frizzi), Giuseppe Mazza (pubblicitario), Zelda was a writer (book adviser), Olga Chiaia (psicoterapeuta), Pietro Corraini (designer) e altri ancora per parlare con me di un diverso approccio alla vita e di come errare possa essere ispirante.

Qui troverete il programma completo con la modalità di visione o ascolto e di iscrizione ai webinar (i posti sono limitati!).
Si inizia martedì sera alle 21 con Guido Catalano; parleremo del “Fare cose da bambini”.

 


14. Particelle

Siamo quasi alla fine di questa carrellata e possiamo finalmente scioglierci e girare in tondo con questa canzone felicemente malinconica, come solo gli islandesi sanno fare (il pianista è Olafur Arnalds, figura di spicco della scena della musica contemporanea; la ragazza che canta sussurrando seduta sul parapetto, con quella voce suadente, si chiama Nanna Bryndís Hilmarsdóttir – grazie ctrl+V – ed è la cantante dei Of Monsters and Men, una rock band non così sconosciuta).
Il video è anche una piccola lezione su come si possa creare qualcosa di emozionante con delle scale e dei movimenti di camera, senza tanti effetti speciali.


15. Prima di dormire

A fine giornata, si può finalmente crollare dentro alla città ovattata del pianista giapponese Akira Kosemura, in questa canzone accompagnato dalla voce obliqua di Devendra Banhart (artista eclettico di cui voglio parlare da un po’ su Shivu).

Buonanotte e sogni d’oro.

 

 

 

 

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