Piàcimi non è il successo


Il successo non è nel numero dei Like, dei Follower, degli Amici. La richiesta di Mi Piace (il Piàcimi appunto) non è sinonimo di successo professionale.
I Social lustrano il nostro ego e fanno bene alla nostra autostima, ma rischiano di diventare lo specchio della bella strega di Biancaneve: un riflesso che ci deve dare sempre la stessa risposta, altrimenti ci arrabbiamo.

 

So che tu che leggi, tu no, non sei fatto così. Sono gli altri ad essere così vanitosi. Tu no.
E infatti nemmeno io. Non sempre almeno.
Quella di cui parlo però non è una caratteristica delle persone, ma un meccanismo insito nella struttura dei Social che fa sì che al crescere dei Like, cresca il nostro ego e il nostro bisogno di Piàcimi. In poche parole crea dipendenza.

 

Il concetto di Piàcimi (lo so, è brutta come parola, ma è brutto anche il concetto che descrive e comunque non me ne sono venute di migliori) ci fa entrare in un mondo fatto di giudizi e di misure del nostro lavoro e di quello che diciamo: più o meno come quando eravamo a scuola e non ci piaceva essere giudicati per una interrogazione, ma avremmo voluto essere compresi nella nostra interezza. Il rischio del giudizio dei Social è un po’ quello che ci si preoccupi di più di quello che diranno gli altri piuttosto che di quello che diciamo noi.
Il voto non c’è – d’accordo – ma ci sono gli applausi: non senti il rumore delle mani, gli uh-uh-uh, i sorrisi aperti quando un tuo post su Facebook raggiunge i 100 like (o anche la prima volta che superi i 50)? Dì la verità, quella sottile sensazione di essere stato bravo/a non ti sale su dallo stomaco e  ti inebria, non senti almeno una piccola euforia?

 

Poi, ti dicono che alcune persone, quelle che hanno un seguito di migliaia di persone, non si curano dei Piàcimi e tu ti senti un po’ in colpa per averne goduto, ma questo accade perché quelle persone hanno avuto talmente tante volte conferma del fatto che sono ritenuti importanti che non se ne curano più. Tu, come la maggior parte degli altri che usano i Social per lavoro, aspetti il tuo momento, quando i Piàcimi saliranno.
E te ne starai lì appeso.

 

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Bene, devi sapere una cosa: te la spiego con la piramide che è un simbolo universale che può aiutarci a capire.
In cima alla piramide ci sono i grandi Influencer, quelli che, essendo sulla vetta, si vedono da chilometri di distanza: hanno un’influenza sulla massa, ovvero su grandi moltitudini di persone.
Piacciono a tanti (non a tutti: al massimo a 1 su 2).
Tu non sei interessato a quel risultato. O meglio non deve essere il tuo obbiettivo: la maggior parte delle persone che sono sulla vetta della piramide: o non pensavano di arrivarci oppure sono state talmente ambiziose che non avrebbero nemmeno letto un post come questo (su Zuppagrafica poi).
Non è un fatto di volare più basso o di abbassare il livello della tua ambizione: si tratta solo di aggiustare e focalizzare meglio il tuo traguardo. Ambire molto in alto è un’aspirazione vaga, indistinta, un riflesso dell’asfalto che vibra nell’afa di agosto, un miraggio.
Quello che ti propongo io è un traguardo raggiungibile, una visione ben distinta.
Si chiama NICCHIA e la buona notizia è che ognuno di noi può occuparne una.

Siamo come marmotte in cerca del loro riparo sul fianco scosceso della montagna, corriamo sull’erba al levar del sole per conquistare la nostra ambita e piacevole nicchia, da cui possiamo goderci il panorama in tutta sicurezza.
Bene, adesso usciamo dalla metafora della marmotta ché  è un animale pauroso e allarmista, ché la sua nicchia è una tana per rifugiarsi: a te non serve un rifugio, ma un giardino.

Cura il tuo giardino (ergo la tua nicchia) e il giardino saprà ricompensarti.
Cura il luogo dove le persone arriveranno e dopo curati delle persone: è inutile chiamare le persone a vedere un brutto giardino o uno spettacolo mediocre. Non torneranno più e soprattutto racconteranno la loro esperienza agli altri. E nei Social il passaparola è fondamentale: tu devi rendere il tuo giardino davvero speciale.
E nelle prossime settimane proverò a spiegarti come.

Nel frattempo, esci dalla dittatura del Piàcimi e cerca la tua nicchia, curala come se fosse casa tua – anzi meglio, ché qui non devi chiamare la donna delle pulizie! -, inizia a parlarne e poi preparati a ricevere i primi ospiti, lascia che parlino di te e dopo continua a parlare della tua nicchia sempre di più e a raccontare le esperienze di quelli che sono venuti e fai venire voglia a tutti gli altri di venirla a vedere questa meravigliosa nicchia che hai creato.

Eri un fantastico atollo esotico e non lo sapevi…

atollo

 

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