Il flusso di coscienza di Veronique
Lo stile sta nel non avere stile.
Veronique Meignaud è una giovane illustratrice francese (classe 1984): il suo approccio sperimentale all’arte dell’illustrazione lo si potrebbe definire una sorta di Surrealismo Magico. Quando inizia un’opera non sa mai cosa salterà fuori (e questo è tipico di molti artisti), soprattutto con quale stile lo realizzerà: passa con disinvoltura dalle matite ai colori digitali, alla pittura, al 3D e all’animazione.
I suoi lavori, vicini all’estetica della Concept Art e del Fantasy, appaiono su riviste come Computer Arts e sono apprezzate nel mondo della moda (e già utilizzate da Nike e Mark Ecko) e dal punto di vista pittorico si rifanno alle ricerche estetiche di Glenn Brown e ad una certa psichedelia mai passata di moda.
Interessante il suo approccio alla professione: è un’artista che lavora esponendo in galleria, ma che non disdegna appunto l’editoria di consumo, lavora per la moda, ma attraversa anche il mondo dei toys, dell’animazione e del fantasy. E, soprattutto, il suo non-stile, i suoi colori, i suoi soggetti dipinti costituiscono il suo marchio di fabbrica.
Questo è un video nel quale spiega il suo metodo di lavoro: [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=wtzbXNFQhtI[/youtube]
Questo il suo sito http://www.v-meignaud.com, qui la sua galleria su Behance.
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