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Dipingere la natura (e reinventarla)


L’illustrazione naturalistica è da sempre uno dei campi più nobili in cui l’illustrazione dà il meglio di sé, in termini di divulgazione e bellezza. Lo stato dell’arte di questo tipo di immagini è rappresentato da artisti che superano il realismo statico di una rappresentazione enciclopedica degli animali, per dare vita a scene e situazioni ai limiti del reale. E in alcuni casi sfociano nel fantastico, ma con una grazia e una bellezza che lasciano stupiti…

Ho deciso di selezionare per Zuppagrafica alcuni tra gli illustratori naturalistici che mi hanno più colpito nel corso degli anni. Non ce ne sono di italiani, ma ammetto la mia ignoranza in materia e qualsiasi suggerimento in questo senso è più che benvenuto.

John James Audubon

È uno dei maestri riconosciuti di questo tipo di illustrazione. Produsse i suoi lavori di pittore e naturalista nella prima metà dell’800 dopo che si era trasferito negli Stati Uniti dalla Francia. Il suo approccio all’ornitologia era quello tipico del tempo: uccidere, mettere in posa e dipingere l’animale morto. La sua tecnica sopraffina (una stratificazione precisa di acquerello, gessetti, pastelli e tempere) gli permise di rappresentare gli uccelli come mai erano stati rappresentati prima: in pose naturali, mentre dispiegano le ali, insieme ad altri simili, nei loro habitat. Con lui l’illustrazione naturalistica compie il primo passo verso l’osservazione dell’animale nel suo habitat, la voglia di scoprirne i movimenti e i comportamenti.

Il suo libro più famoso fu “The birds of America” realizzato tra il 1827 e 1839, in un formato gigantesco (al tempo fu considerato il più grande libro illustrato mai realizzato) di 99 x 66 cm. Sia nelle edizioni di lusso (litografato o prodotto mediante incisione) che in quelle più economiche il libro fu uno strepitoso successo, amato dalle famiglie reali europee come dagli studiosi.

Su Wikipedia

Walton Ford

Artista newyorkese, poco più che cinquantenne, ha portato avanti il percorso artistico di Audubon, ma riempiendolo di simboli, significati nascosti, mistero, antropologia, storia. Il suo stile pittorico è fantastico, preciso e dettagliato. La Taschen gli ha dedicato uno splendido libro e le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di mezzo mondo. Qui potete trovare un’intervista all’artista.

Con Ford l’illustrazione naturalistica ha raggiunto uno dei suoi massimi livelli, spostandosi da un ambito meramente descrittivo ad uno più intensamente evocativo e carico di significati.
Basti guardare l’opera qua sotto, “Jack on his deathbed”, per capire cosa intendo.

Lindsey Carr

Un’altra artista che amo particolarmente e che mischia il fantastico con la delicatezza dell’illustrazione naturalistica è Lindsey Carr, artista britannica innamorata anche lei di Audubon e dei disegnatori naturalistici dell’800.
Trovo i suoi lavori particolarmente delicati e vibranti di vita.

Qui il suo sito, qua il suo negozio su Society6 e qua invece una sua intervista sul sito Animalarium che vi consiglio vivamente di frequentare se siete appassionati di questo tipo di illustrazione.

Per finire questa breve carrellata mi piace segnalare Jonathan Woodward che utilizza un’interessante stile misto tra collage e pittura per realizzare i suoi animali ed è stato già premiato come miglior artista naturalistico dalla BBC. Il suo stile è indicato per raccontare gli animali soprattutto ai più piccoli, avvicinandolo alla fantasia del famoso autore per l’infanzia Eric Carle. Questo il suo sito.


 

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