8 Consigli di Natale


Il periodo del Natale è una specie di parentesi nelle nostre vite convulse e affannate,
una bolla di sapone enorme che ci fa volare in alto e poi, dopo due settimane esplode e ci fa cadere giù 
oppure è un lieve distendersi delle gambe, seduti sulla poltrona preferita, il frusciar delle pagine di un libro,
il caldo del camino, la mente e l’agenda sgombra.

 

Il periodo delle vacanze natalizie, se vissuto nel modo giusto, ci fa riavvicinare alla nostra vera natura
e a volte rischiara la nebbia che è caduta sul percorso che stiamo affrontando.
Quanti di noi hanno la sensazione di avere ben saldo il timone della nostra professione (per non parlare della vita!)?

La libera professione è spesso solo un modo di dire, quando di libero sembra esserci ben poco.
Così, dato che SHIVU è un luogo dove si condividono cose ispiranti, ho pensato di dare 8 consigli molto personali, così come son venuti, tutti diversi tra loro, per provare a riprendere in mano la propria vita, almeno professionale.
Sono particolarmente rivolti a chi fa del creare la propria routine quotidiana, e non intendo i cosiddetti “creativi” ma tutti coloro che realmente creano: idee, pensieri, modi, oggetti, mondi, parole.
Iniziamo.

 

1.Leggere un buon libro

La scelta è ardua, le librerie sono colme. Il consiglio è di farsi guidare dal caso più che dai consigli. Soprattutto le piccole librerie che scelgono in base ai loro gusti si rivelano perfette per incontri casuali con libri curiosi o straordinari.
Qui il gioco è di comprare qualcosa che in altri periodi dell’anno non avremmo mai comprato, qualcosa che possa aprirci a nuove strade.
Banditi i libri che rilassano e che disimpegnano.

Un esempio (a caso)?
“L’Altromondo. Storia illustrata dell’aldilà”  da Ippocampo Edizioni
Ma negli anni, seguendo questo filo, mi sono comprato libri sugli elefanti, sui colori, su uccelli che tengono conferenze, su pittori di giungle da orto botanico, etc.

laltro-mondo-storia-illustrata-dellaldila2. disegnare

Sì, proprio così. E non intendo colorare i libri da colore antistress, quelli che gli editori dicono siano terapeutici (che terapeutici non sono però!).
Intendo proprio prendere dei momenti per lasciarsi andare e scarabocchiare, disegnare, imbrattare senza alcuno scopo se non quello di esserne completamente assorbiti e astrarsi dal mondo che ci circonda.
È un’esercizio zen, meditativo, ispirante, altamente creativo che molti artisti frequentano quotidianamente.
Ovviamente il segreto è di non giudicare né razionalizzare ciò che si disegna.
Qualsiasi risultato andrà bene, perché tutti sappiamo disegnare! Nessuno, in fondo, è bravo.

 

 

cytowmbly

Disegno di Cy Towmbly

 

3. Non fare liste né buoni propositi per l’anno nuovo

Questa è una delle abitudini peggiori che abbiamo: creiamo liste di cose che faremo in un ipotetico anno nuovo in cui vivremo un ipotetico cambiamento rivoluzionario che ci farà fare tutto ciò che non abbiamo ancora fatto.
Il risultato di queste liste è uno solo: frustrazione!
Ne avevo già parlato in questo articolo in modo approfondito.
Il consiglio è quello di fare invece una lista mooooolto lunga e ragionata di cose che vogliamo fare nei prossimi anni.
Molti consigliano di stilare una lista di 101 cose o desideri: in questo modo si capisce che siamo in grado di desiderare solo un numero ridotto di cose, e non di sognare in modo illimitato…

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4. Rivedere la propria presenza online

Beh, questo non è proprio rilassante, ma le vacanze possono essere un buon momento per staccarsi dai Social Network, spegnere il computer, zittire le notifiche dello smartphone e ripensare i propri spazi.
Siamo proprio sicuri che stiamo gestendo la nostra presenza online come vorremmo?
(Questi sono 5 consigli per la presenza online dei creativi).

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5. creare una mappa del proprio anno

Il consiglio è di prendere ancora penna o matita e provare a visualizzare l’anno che sta per finire, creando una mappa degli eventi, delle cose notevoli, di ciò che è successo, delle persone che si è incontrato e vederne i collegamenti, le similitudini.
La mappa dovrebbe aiutarci a capire dove siamo andati e vedere se corrisponde al dove vorremmo andare…

 

6. osservare e disegnare alberi

Ancora disegnare… già!, questo è un esercizio di osservazione esteriore ed interiore, perché il modo in cui disegniamo un albero dice molto su come ci sentiamo.
Non è importante disegnare bene, ma cercare di catturare l’essenza dell’albero e il suo sviluppo, le sue geometrie e armonie.
Libri consigliati: “disegnare un albero” di Bruno Munari e “E tu che albero sei? Come interpretare la personalità attraverso il disegno dell’albero” di Evi Crotti.

 

Alberi disegnati da Tullio Pericoli

Alberi disegnati da Tullio Pericoli

 

7. godersi il tempo

Riposarsi, aumentare l’attenzione, fare cose senza fretta: le vacanze servono a questo.
Impigrirsi non è riposarsi ovviamente (occhio alla procrastinazione, mi raccomando!).

 

8. vivere lo spirito natalizio…

che non significa fare shopping compulsivo, ingozzarsi e ubriacarsi come maiali, dormire e andare a vedere cinepattoni al cinema.
Significa fare almeno una delle 7 cose di cui sopra, socializzare senza social, abbracciare le persone che si amano, mandare auguri, pensare ai regali (che è un modo di pensare ad un’altra persona, a ciò che li piace ed è un modo per capire se la conosciamo), passeggiare, godersi il tempo e cercare di riconoscere il cinguettio di un pettirosso.

 

Per concludere, ecco alcune immagini natalizie create da grandi illustratori. E per chi volesse, delle cartoline di auguri d’autore da stampare e da utilizzare (le potete vedere dopo i tre babbi natali stupendi che seguono).

Buon Natale!!

steinberg_1949_santa_claus_as_christmas_tree

Saul Steinberg,1949 “santa claus as christmas tree”

 

bradholland

Brad Holland “Santa Klaus”

 

chris-buzelli-xmas

chris buzelli “Ideas for christmas”

 


Queste sono le cartoline di auguri che trovate pronte da stampare e da utilizzare al link che vi ho indicato.

Buon Natale!

 

montaggio-card

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